ISTITUTO PROFESSIONALE
”IRIS VERSARI”
CESENA
"Progetto 2002"
ANNO SCOLASTICO 1999-2000
RELAZIONE FINALE SUL
“PROGETTO CINEMA”
PREMESSA
La
programmazione che il C.d.C della. 1°A GR ha formulato, al fine di orchestrare
e scandire in un progetto organico il lavoro didattico delle singole discipline,
prevedeva, come modulo finale, una traduzione pratica delle competenze acquisite
dagli alunni.
Avevamo
provvisoriamente chiamato questo modulo: ”Dalla teoria alla pratica: il
laboratorio”.
Una
volta verificate le possibilità tecniche ed economiche, questa prima ipotesi
è diventata il nostro “PROGETTO CINEMA”.
Soggetti
coinvolti: tutti i ragazzi della classe e gli insegnanti di Disegno
professionale, Disegno grafico, Lettere.
Questo
lavoro, che ha avuto, come si dirà in seguito, varie fasi, è stato portato
avanti essenzialmente nelle ore dell’area di integrazione, ma si è spesso (e
facilmente!) integrato con le attività curricolari delle suddette discipline,
arricchendole di spunti stimolanti e portando, all’interno della
programmazione di materia, un positivo contributo di novità e di rottura di
alcuni schemi fin troppo
consolidati.
Il
taglio che è stato dato al laboratorio ha inoltre consentito di arricchire e
integrare le attività volte al potenziamento/consolidamento delle quattro
abilità di base, con particolare attenzione all’oralità.
E’
nostra opinione infatti, che, nell’ambito scolastico, troppo di rado si
offrano ai ragazzi occasioni per parlare
avendo scopi diversi da quello di dimostrare il proprio livello di preparazione.
OFFRIRE
AGLI ALLIEVI UNA “PALESTRA”DI PAROLA; RENDERLI PROTAGONISTI, FIN DALLA FASE
PROGETTUALE, DI UN AMPIO TEMPO-SCUOLA; FARLI LAVORARE IN EQUIPE; SFUGGIRE
LA NOIA DELLA ROUTINE, SPERIMENTANDO NUOVE STRATEGIE DI
INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO; questi sono stati gli ambiziosi obiettivi
che ci siamo posti e che, a operazione conclusa, possiamo dire di avere,
in gran parte, raggiunto.
OBIETTIVI
1)
Una ”palestra” per parlare
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esporre le proprie idee |
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organizzare il lavoro |
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discutere e far valere civilmente il proprio punto di vista |
2) I ragazzi protagonisti di un ampio tempo-scuola
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valorizzare
la fantasia e la creatività |
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realizzare praticamente le idee |
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interpretare ruoli (decentramento!) |
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imparare a fare i
conti col budget |
3)
Il lavoro di equipe
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collaborare |
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dividersi
i compiti |
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imparare
a rispettare le idee, i tempi degli altri |
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assumere
responsabilità, onorare impegni |
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imparare
a gestire i conflitti |
4)
Stare bene a scuola
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sfuggire
la noia, pur lavorando sul serio |
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rompere
la routine “spiego-interrogo” |
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dare
continuità al progetto “Accoglienza” |
PERCHE’
IL CINEMA?
Due
constatazioni di fondo:
a)
I giovani sono dei forti e passivi consumatori di cinema e TV
b)
E’ bene che un grafico impari a leggere criticamente un film, un video, uno
spot,e che, comunque, non resti mai passivo nel suo rapporto con l’immagine.
IL
PERCORSO DIDATTICO
1°
FASE : PROPEDEUTICA
1)
IL FUMETTO: analisi di una tipologia testuale di tipo narrativo che utilizza le
immagini e le parole.(produzione di racconti a partire da vignette mute;
riempimento di balloon; analisi delle inquadrature...)
2)
IL LINGUAGGIO CINEMATOGRAFICO: alfabetizzazione attraverso l’analisi di
sequenze esemplari.
3)
IL CINEMA DI QUALITA’: visione e analisi di quattro film d’autore;
smontaggio in sequenze per scoprire
la struttura narrativa.
4)
CINEMA/RACCONTO: ricognizione delle molteplici analogie strutturali e narrative
tra film e racconto, con particolare riferimento all’intreccio, alle tecniche
di presentazione dei personaggi, alla velocità narrativa.
2°FASE
: IDEATIVA
1)
PRODUZIONE DI SOGGETTI pensati e scritti individualmente, poi presentati alla
classe.
2)
DISCUSSIONE COLLEGIALE E SCELTA MOTIVATA DEI SOGGETTI più interessanti e
“fattibili”.
3)
DAL SOGGETTO AL RACCONTO: lavoro in piccoli gruppi sul soggetto selezionato, per
la elaborazione di un tessuto narrativo articolato.
4)
DAL RACCONTO ALLA SCENEGGIATURA: stesura in gruppo di una vera e propria
sceneggiatura (colonna visiva, colonna sonora, didascalie, durata,
ambientazione).
5)
DALLA SCENEGGIATURA AL “TRATTAMENTO”: analisi scritta -riga per riga- di
tutto l’occorrente per girare ogni singola sequenza prevista
dalla sceneggiatura.
3°FASE : PRODUTTIVA
1) INDIVIDUAZIONE DEI LUOGHI (interni
ed esterni)
2) IDEAZIONE E REALIZZAZIONE DI
ELEMENTI SCENOGRAFICI
3) COSTITUZIONE DELLA TROUPE E
ASSEGNAZIONE DEI RUOLI, a partire dalla parola d’ordine: ”Tutti devono fare
qualcosa, tutti devono andare in scena almeno una volta”.
4) PRODUZIONE DI UN VIDEO, DAL TITOLO
“ARANCIA DIDATTICA”. Girate, con l’aiuto di un esperto, tutte le scene
previste dal copione.
5) SCELTA DELLE MUSICHE ritenute più
adatte ad ogni singola situazione.
6) ELABORAZIONE GRAFICA AL COMPUTER
DEI TITOLI DI TESTA E DI CODA.
4) FASE : POST- PRODUTTIVA
1) PROGETTAZIONE E PRODUZIONE DELLA
LOCANDINA, prima individualmente, poi assieme, per ottenere il risultato
migliore, sfruttando le idee di tutti.
2) PROGETTAZIONE E PRODUZIONE DEGLI
INVITI ALLA “PRIMA” DEL FILM.
3) ORGANIZZAZIONE DI UNA MATTINATA DI
PRESENTAZIONE DEL LAVORO
all’interno dell’Istituto.
L'ESPERTO
Con
l’approvazione del Consiglio di Istituto, è stata ottenuta la collaborazione
di un esperto che ha affiancato gli insegnanti, sia nella fase ideativa, sia
in quella della produzione vera e propria, per un totale di 25 ore
(10+15).
Esperto di lavoro con le classi, oltre che naturalmente di regia e montaggio, ha
svolto una preziosa funzione di guida, senza prevaricare i ragazzi, anzi,
promuovendo la loro iniziativa e valorizzando sempre le loro idee.
Il risultato finale è stato un piccolissimo film di una decina di minuti circa,
che però, grazie alla sua abile opera di montaggio, ha reso con notevole
efficacia il lungo lavoro di sceneggiatura e di recitazione dei ragazzi,
gratificandoli e sorprendendoli
insieme.
Per il consiglio di classe, la coordinatrice del progetto
Maria Paola Montani
Cesena, 25 giugno 2000